Capitale della Prussia
Lì dove il fiume Sprea si divide per dar vita alla come oggi conosciuta Isola museale e al Nikolaiviertel, nacque una delle città più influenti della storia europea, quando nel 1307 due piccole città, Colonia e Berlino, fondate appena 100 anni pirma, decisero di unirsi per formare un unico borgo che mantenne il nome della seconda. Quella che anticamente fu un'isola di pescatori, si trasformò a partire dal 1415 nella capitale del Brandeburgo, uno dei principati del Sacro Romano Impero.
Sotto la dinastia degli Hohenzollern Berlino raggiunge il suo splendore come capitale della Prussia, soprattutto a partire dall'inconorazione di Federico I nel 1701. La pace di Westafalia (1648) aveva posto fine alcuni anni prima alla Guerra dei Trent'anni che per decenni aveva coinvolto l'Europa in un conflitto politico e religioso. Negli anni successivi Berlino diventa rifugio dei protestanti ed anche di stranieri come gli ugonotti francesi di cui si può ancora vedere l'influenza nella città.
Questa è l'epoca del lungo regno di Federico II detto Il Grande (1740 - 1786) e dei suoi successori, durante il quale furono costruiti la maggior parte degli edifici storici che ancora oggi si possono vedere e la Prussia cominciò a diventare una grande potenza europea. Tuttavia sono anche i secoli delle grandi guerre per il controllo sull'Europa contro Francia, Austria, Svezia e Danimarca ed ovviamente dell'entrata trionfale di Napoleone in città il 26 Ottobre 1806.
Essendo capitale della Prussia, Berlino diventa automaticamente capitale del Secondo Impero Tedesco, che guidato da Otto von Bismark, portò poi all'Unificazione della Germania nel 1871. I conflitti europei e internazionionali sfociarono nella Prima Guerra Mondiale con conseguenze negative per la Germania. Considerata dal Trattato di Versailles come unica responsabile della guerra ed obbligata a pagare un'ingente somma di denaro, la dinastia degli Hohenzollern finì e cominciò un periodo di democrazia noto come Repubblica di Weimar.